Kistefos is one of Scandinavia’s largest sculpture parks and will have 46 sculptures of distinctive Norwegian and international artists in 2019.
In the first years after opening in 1999, the sculpture park expanded mainly with contemporary sculptures by Norwegian artists. However, after a few years, the sculpture park went international with the unveiling of sculptures and installations by well-known international artists.
In 2005, the sculpture park developed further and in the following years, the park has expanded by one or two large and spectacular site-specific installations per year.
Kistefos museums well renowned exhibitions of art, industrial history and sculptures will soon be supplemented with a new museum building drawn by BIG architects.
Instead of drawing a building for the proposed site close to the old mill, BIG chose to move the location down to the river that characterizes the area. The result is a building, bridge and sculpture, all packed into one. The bridge connects the sculpture galleries in the landscape and serves as an exhibition space in itself.
The building twists across the water and so does the glass facade. The double curved façade will be distanced from the main structure to further emphasise the façade as a skin stretched along the outline of the building.
Kistefos è uno dei parchi artistici più grandi della Scandinavia e quest’anno presenta 46 sculture, opere di rinomati artisti norvegesi e internazionali.
Inaugurato nel 1999, il parco si è ingrandito nel corso dei primi anni ospitando soprattutto sculture di artisti norvegesi contemporanei. In seguito si è rivolto anche al mondo artistico internazionale con l’inclusione di sculture e installazioni di noti artisti internazionali.
Dal 2005, ha proseguito l’espansione inserendo ogni anno nella sua proposta alcune grandi istallazioni site-specific.
I musei di Kistefos, ben noti per le mostre d’arte e di storia industriale e per le famose sculture, saranno presto affiancati da un nuovo edificio museale.
Invece di disegnare un edificio per il sito proposto vicino al vecchio mulino, lo studio di architettura BIG ha scelto di spostarne la posizione verso il fiume che caratterizza l’area. Il risultato è un edificio, un ponte e una scultura, tutti racchiusi in un unico elemento. Il ponte collega le gallerie di scultura al paesaggio e funge da spazio espositivo.
L’edificio si snoda sull’acqua, così come la grande facciata in vetro. La facciata a doppia curva sarà distanziata dalla struttura principale per sottolinearne ulteriormente la particolarità che la fa apparire come una ricopertura allungata lungo il contorno dell’edificio.
