What did you see at the last Salone? What are the latest trends?
Let’s stop this kind of questions that never led anywhere.
Now the watchword is CONTAMINATION in a widely positive sense.
Let’s start from the top notch with the elegant “The Art side of Kartell” an exhibition at Palazzo Reale that celebrates the 70th anniversary of the company browsing through the examples of its continuous and strong relationship with Art.
And again Contamination when skilful and visionary artisans are able to conquer new heights, creating unprecedented effects and surfaces by mixing materials different and precious, apparently impossible to stand together.
And then walking the aisles of Salone one realises that important industries have been influenced, attracted and then caught in the interior design, furniture and lighting web.
Suddenly you feel like you’re in Geneva, where cars rule the scene: Bugatti, Bentley, Aston Martin and many more; move toward the following Pavilion and you’ll be dragged to Milan or Paris fashion week with Roberto Cavalli, Fendi, Trussardi and others; then you turn around and you get at the buoy of the famous Riva speedboats, with their unique vintage design.
I like to think that the interior design industry has reached today a prestigious role, among industries that have dominated the market and are now looking for ideas for growth or survival.
And when you think that Contamination is over, there comes the surprise: anywhere you turn you can find trees, plants, flowers, mostly of oriental inspiration that cover a huge portion of the floors at Salone.
It’s obviously nice to be surrounded by nature, but it leaves us puzzled to see furniture covered in kenzias and little birches housed in ginormous curved glass silos. Especially after flying miles and miles from the deep California or the fascinating Great Wall.
Which direction to take, then, in order to satisfy the sophisticated taste of professional visitors like us?
Uniqueness and preciousness seem to be the go-to, edition after edition: maybe what’s coming up is an elitist Salone?
by ESSESS TEAM
Cosa hai visto al Salone quest’anno? Quali sono le novità?
Basta con queste domande che ormai da lustri non vanno da nessuna parte.
Adesso la parola d’ordine è CONTAMINAZIONE con enormi valenze positive.
Cominciamo dal top con l’elegante Mostra a Palazzo Reale “The art side of Kartell” con cui l’azienda festeggia i suoi 70 anni e dove viene rappresentato il rapporto stretto e continuo con il mondo dell’arte.
Ed ancora Contaminazione quando le sapienti mani dell’ebanista si superano, creando visionari effetti ed inedite superfici che simulano, connettono, fondono materiali diversi e preziosi che di per sé stessi non potrebbero mai avvicinarsi l’un l’altro.
E poi, via via, girovagando per il Salone ci si accorge di come alcuni importanti settori merceologici siano stati influenzati, attirati ed infine catturati dal settore degli interni, degli arredi e dell’Illuminazione.
A un certo punto ti sembra di essere a Ginevra dove le auto la fanno da padrone. Bugatti, Bentley, Aston Martin e poi ancora; cambi padiglione e misteriosamente entri nella Milanese o Parigina settimana della moda con Roberto Cavalli, Fendi, Trussardi e quant’altro; ed ecco chi ti lancia il salvagente dal settore nautico come i famosi motoscafi entrobordo dallo stile vintage di Riva.Mi piace dunque evincere che l’industria dell’arredamento abbia oggi guadagnato una posizione di prestigio dove altre industrie che per decenni hanno dominato il mercato adesso cercano spunti di crescita o sopravvivenza.
Quando pensi di aver finito con la Contaminazione ecco la nuova sorpresa: dovunque ti giri sono piante, alberi, fiori, per lo più di sapore prettamente orientale che occupano una vastissima percentuale del suolo del Salone.Il verde della natura è certamente gradevole e fa piacere averlo intorno, tuttavia fare ore di volo dalla profonda California o dalla affascinante Muraglia per intravedere mobili seminascosti da kenzie o betulline in fantasmagorici silos di vetro curvo temperato ci perplime assai.
Cosa fare allora per soddisfare i sofisticati palati di noi visitatori professionisti?
Unicità e preziosità sembrano affermarsi sempre più, edizione dopo edizione: che un Salone elitario sia dietro l’angolo?
di ESSESS TEAM
